Il progetto: “Searcle”
MARCO BOSSI
INGEGNERE EDILE

"Sono Marco Bossi, ho 26 anni e vivo a Como. Mi sono recentemente laureato in Ingegneria Edile – Architettura al Politecnico di Milano. In questi anni mi sono avvicinato al mondo della modellazione 3D e del rendering, coltivando questa mia passione seguendo, contemporaneamente ai progetti universitari, anche progetti personali per migliorare le mie capacità.
Il mio portfolio è consultabile presso il sito www.architrame.it. Ho scoperto Lumion al secondo anno di università, quando un mio compagno in erasmus ha proiettato un video del suo progetto realizzato con Lumion, stupendo professori e studenti.”
Il progetto “Searcle”
rivitalizzazione del porto di Villanova attraverso soluzioni innovative e principi dell’economia circolare
I render presentati sono parte del mio progetto di tesi, svolto nell’ultimo anno con le mie compagne Elisa Bestetti e Tselmuun Baio, seguiti dal professore Marco Imperadori. La tesi affronta diversi livelli di progettazione: da una parte agisce su una dimensione urbana tramite la riqualificazione di un’area portuale, dall’altra sulla dimensione abitativa con nuove proposte architettoniche. Prende forma nel porto turistico di Villanova, proponendo una rifunzionalizzazione di una torre del periodo aragonese come polo museale e l’inserimento di due edifici galleggianti: Seanomad, struttura ricettiva a supporto delle attività da diporto, e Sealab, un padiglione itinerante centro per la tutela dell’ambiente marino.
Modellazione
La modellazione è avvenuta in due fasi differenti. L’area portuale, le banchine e il contesto sono stati modellati con Rhinoceros, mentre gli edifici galleggianti oggetto di approfondimento sono stati modellati in Revit. Entrambi i software permettono il LiveSync, quindi qualsiasi modifica in fase di progettazione è automaticamente trasportata anche all’interno di Lumion.
Texture
Dopo aver importato entrambi i modelli in Lumion, inizia la fase di texturizzazione. Tutti i materiali utilizzati sono nativi di Lumion, dando la precedenza ai materiali che permettono il displacement, ad eccezione del legno del percorso lungomare, aplicato con una mappatura personalizzata in Rhino ed importato separatamente. Ogni materiale è comunque stato personalizzato nel colore, nella scala, nella riflettività e nell’invecchiamento.
Scelta delle viste
Prima di ultimare il modello è importante scegliere le viste da renderizzare: in questo modo si evita di aggiungere dettagli non in vista che appesantiscono il modello e rallentano il tempo di render. Non si tratta di viste definitive, ma di una guida per poi posizionare arredi e vegetazione.
Dettagli
Successivamente sono state aggiunte le barche del porto, utilizzando lo strumento “posizionamento multiplo” variandone rotazione e scala. Dalla libreria di Lumion provengono anche arredi interni, arredi esterni, come i numerosi vasi posizionati su Seanomad, persone e piante, per un totale di 3063 modelli
Effetti
L’ultimo step riguarda l’applicazione degli effetti. Partendo dalle impostazioni “Realistico” sono stati modificati tutti i parametri per ottenere una temperatura del colore, un’esposizione e delle ombre adatte ad un cielo terso del sud Italia. In ogni vista è stata aggiunta anche la prospettiva a due punti.
Il video
Il video è stato realizzato successivamente alle immagini statiche. Tenendo come base dettagli ed effetti già applicati è bastato scegliere le inquadrature, correggere lievemente gli effetti e schiacciare su “Renderizza Clip”. Si è data preferenza a due tipologie di riprese principali: la ripresa ad altezza dell’occhio umano e quella che ricordasse l’utilizzo di un drone. Questa scelta deriva dal fatto che avevamo realizzato in precedenza delle riprese aeree dell’area per studiare meglio il porto. Il montaggio finale del video è stato fatto in Premiere Pro, alternando riprese reali, immagini statiche e i video renderizzati con Lumion.
L’inquinamento dei mari è una delle emergenze più gravi dell’epoca attuale: è una realtà presente in ogni parte della Terra e, ogni giorno, ci tocca da vicino. Le sue conseguenze stanno già modificando gli ecosistemi e i nostri stili di vita. Prendere coscienza, progettare nuove soluzioni e agire sono i nostri doveri. Seguendo queste strategie, abbiamo avuto l’opportunità di proporre idee progettuali per un nuovo paradigma abitativo.
Un tema a noi caro è quello della tutela del Mediterraneo, dove non esistono ancora delle vere e proprie isole di rifiuti, ma la situazione è tutt’altro che rosea. Per esempio, ogni giorno si accumulano 5 kg di rifiuti plastici per ogni chilometro di litorale. Quello che serve non è un mondo senza rifiuti, ma soluzioni complesse che rivoluzionino le politiche di gestione dei cicli di vita dei materiali e che promuovano il coinvolgimento dei cittadini, la ricerca tecnologica e la partecipazione attiva del mondo industriale.
La nostra risposta è Searcle, dove la tutela del mare incontra il tema della sostenibilità, fondata sui principi dell’economia circolare. Tale modello economico si basa sulla riduzione dei consumi, sul riutilizzo e sulla ricerca di prodotti alternativi a minore impatto ambientale. Searcle affronta diversi livelli di progettazione: da una parte agisce su una dimensione urbana tramite la riqualificazione di un’area portuale, dall’altra sulla dimensione abitativa con nuove proposte architettoniche. Searcle prende forma nel porto turistico di Villanova, un piccolo paese sul litorale di Ostuni (BR), già oggetto di una proposta di riqualificazione da parte di un’impresa locale. Partendo dalla finalità di generare il minor impatto ambientale possibile, ci siamo posti gli obiettivi di valorizzare l’identità storica del luogo e di potenziare l’attrattività del porto, proponendo una rifunzionalizzazione della Torre Aragonese come polo museale e l’inserimento di due edifici galleggianti, Seanomad e Sealab. Quest’ultimo è un padiglione itinerante e ha la funzione di centro per la tutela dell’ambiente marino, mentre Seanomad è una struttura ricettiva a supporto delle attività da diporto e di quelle legate al turismo. Un’attenzione particolare è stata posta sui materiali: entrambe le strutture sono caratterizzate da una tecnologia S/R le cui peculiarità sono i profili a sigma pressopiegati a freddo e materiali provenienti da filiere di riciclo, tutto in un’ottica di un processo reversibile e circolare, dalla scelta dei materiali al controllo delle fasi di assemblaggio e disassemblaggio.
La nostra attività di progettazione è stata accompagnata da continue esperienze dirette sul tema dell’architettura galleggiante. Ad esempio, lo studio degli edifici galleggianti, Tintero e Calipso ci ha permesso di approfondire l’argomento grazie ad analisi e rielaborazioni sperimentali di prototipi, contribuendo a renderci più consapevoli riguardo i temi trattati, dal punto di vista sia tecnologico sia prestazionale. Questa tesi si pone l’obiettivo di definire un punto di partenza da cui in futuro si potranno sviluppare nuovi percorsi per una società più sostenibile.